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[Q&A] Nel caso di illeciti deontologici permanenti, come si individua il dies a quo prescrizionale?
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Nel caso di illeciti deontologici permanenti, il dies a quo prescrizionale per l'azione disciplinare va individuato considerando il momento in cui si verifica una delle seguenti situazioni: 1) Il professionista pone fine all'omissione o effettua il comportamento positivo dovuto. 2) Se sollecitato, il professionista oppone un rifiuto, affermando la legittimità del proprio comportamento. Tuttavia, è importante precisare che tale diritto …
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[Q&A] Come inizia un avvocato la sua ricerca?
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Se un avvocato sta iniziando una ricerca, di solito segue questi passi: Identificazione del problema o della questione giuridica: l'avvocato deve capire esattamente quale sia la questione legale da approfondire. Raccolta delle informazioni: l'avvocato raccoglie tutte le informazioni pertinenti al caso, inclusi i fatti, le circostanze e i dettagli rilevanti. Ricerca della legislazione: l'avvocato consulta le leggi vigenti che possono …
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[Q&A] Cosa comporta il deposito della motivazione del provvedimento discciplinare oltre il trentesimo giorno dalla deliberazione?
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Il deposito della motivazione del provvedimento disciplinare oltre il trentesimo giorno dalla deliberazione non comporta l'invalidità della decisione. Come stabilito dal Consiglio Nazionale Forense nella sentenza n. 5 del 23 febbraio 2022, il termine di 30 giorni per il deposito delle motivazioni di una decisione disciplinare (che può essere raddoppiato in casi di decisioni complesse) è da considerarsi ordinatorio, non …
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[Q&A] Cosa succede se l'avvocato autentica falsamente la firma del cliente?
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Secondo la giurisprudenza del Consiglio Nazionale Forense, l'avvocato che autentica la firma del cliente senza averne verificato personalmente l'autenticità, e questa si rivela poi essere apocrifa, commette un illecito disciplinare. Tale comportamento viola i doveri di lealtà, correttezza e diligenza che sono alla base dell'etica professionale dell'avvocato. Infatti, l'avvocato è tenuto a garantire che la firma sia stata apposta dalla …
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[Q&A] Cosa sai dirmi sull'art. 68 cdf?
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L'articolo 68 del Codice Deontologico Forense (CDF) stabilisce che un avvocato, che abbia congiuntamente assistito i coniugi o i conviventi more uxorio in controversie familiari, non può successivamente assumere il mandato per la rappresentanza di uno di essi contro l'altro. Questa norma è volta a prevenire situazioni di conflitto d'interessi e a proteggere la riservatezza delle informazioni condivise dall'avvocato durante …
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[Q&A] La violazione dell'art. 30 sulla gestione di denaro altrui costituisce illecito istantaneo?
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La violazione dell'articolo 30 del Codice Deontologico Forense (gestione di denaro altrui) non è considerata un illecito istantaneo, ma piuttosto un illecito che può avere natura continuativa, in quanto la gestione non diligente del denaro e la mancata rendicontazione possono protrarsi nel tempo. La durata dell'inadempienza e la persistenza della condotta omissiva sono fattori che possono influire sulla valutazione della …
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[Q&A] L'avvocato come e quando può rinunciare al mandato?
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La rinuncia al mandato da parte di un avvocato è una decisione che deve essere presa con estrema cautela, per evitare di arrecare pregiudizi alla parte assistita. L'articolo 32 del Codice Deontologico Forense (CDF) stabilisce che l'avvocato ha la facoltà di recedere dal mandato, ma deve farlo con le cautele necessarie per prevenire danni alla parte assistita. Ciò significa che …
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