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[Q&A] Quali sono gli obblighi dell'avvocato nei confronti dei praticanti?
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Gli obblighi dell'avvocato nei confronti dei praticanti sono elencati nell'articolo 40 del Codice Deontologico Forense. In particolare, l'avvocato deve:1. Assicurare al praticante l'effettività e la proficuità della pratica forense, al fine di consentirgli un'adeguata formazione.2. Fornire al praticante un idoneo ambiente di lavoro e, dopo il primo semestre di pratica, riconoscergli un compenso adeguato.3. Attestare la veridicità delle annotazioni contenute …
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[Q&A] Può essere modificato il capo di incolpazione nel corso del dibattimento?
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Sì, il capo di incolpazione può essere modificato nel corso del dibattimento, ma solo in determinate circostanze e con le dovute garanzie per l'incolpato. In particolare, il giudice può modificare il capo di imputazione durante il dibattimento solo se la modifica non comporta una diversa descrizione del fatto, non altera la natura dell'illecito e non pregiudica il diritto di difesa …
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[Q&A] L'incolpato che non cita il testimone incorre in decadenza?
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Sì, l'incolpato che non cita il testimone ammesso dal giudice disciplinare incorre in decadenza dalla prova, ai sensi dell'art. 468 del codice di procedura penale, che si applica al procedimento disciplinare in quanto compatibile, ai sensi dell'art. 59, comma 6, lett. n) della legge n. 247/2012 e dell'art. 21, comma 2, lett. d) del Regolamento CNF n. 2/2014. In particolare, …
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[Q&A] La prescrizione può essere rilevata d'ufficio?
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Sì, la prescrizione dell'azione disciplinare può essere rilevata d'ufficio in ogni stato e grado del giudizio, anche in sede di legittimità. Questo perché la materia disciplinare ha natura pubblicistica e interessa l'interesse superindividuale dello Stato e della comunità intermedia, quale l'ordine professionale. La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 14233 del 8 luglio 2020, ha ribadito che la prescrizione …
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[Q&A] In ambito disciplinare opera il principio "ignorantia legis non excusat"?
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Sì, in ambito disciplinare opera il principio "ignorantia legis non excusat", ovvero l'ignoranza della legge non scusa dalla responsabilità disciplinare. Questo principio è stato ribadito dalla giurisprudenza italiana, anche recente, in diverse occasioni. In particolare, la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 18460 del 12 luglio 2018, ha affermato che in tema di responsabilità disciplinare dell'avvocato, la coscienza e …
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