Ordinamento professionale ➡️ Titolo I – Disposizioni generali (artt. 1 – 14) ➡️ Art. 4
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1. La professione forense1 può essere esercitata individualmente o con la partecipazione ad associazioni tra avvocati. L’incarico professionale è tuttavia sempre conferito all’avvocato in via personale. La partecipazione ad un’associazione tra avvocati non può pregiudicare l’autonomia2, la libertà3 e l’indipendenza4 intellettuale o di giudizio dell’avvocato nello svolgimento dell’incarico che gli è conferito. È nullo ogni patto contrario.

2. Allo scopo di assicurare al cliente prestazioni anche a carattere multidisciplinare, possono partecipare alle associazioni di cui al comma 1, oltre agli iscritti all’albo forense, anche altri liberi professionisti appartenenti alle categorie individuate con regolamento5 del Ministro della giustizia ai sensi dell’articolo 1, commi 3 e seguenti. La professione forense può essere altresì esercitata da un avvocato che partecipa ad associazioni costituite fra altri liberi professionisti.

3. Possono essere soci delle associazioni tra avvocati solo coloro che sono iscritti al relativo albo. Le associazioni tra avvocati sono iscritte in un elenco tenuto presso il consiglio dell’ordine nel cui circondario hanno sede, ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lettera l). La sede dell’associazione è fissata nel circondario ove si trova il centro principale degli affari. [PERIODO SOPPRESSO DALLA L. 4 AGOSTO 2017, N. 124.] L’attività professionale svolta dagli associati dà luogo agli obblighi e ai diritti previsti dalle disposizioni in materia previdenziale.

4. [L’avvocato può essere associato ad una sola associazione.]6
[COMMA ABROGATO DALLA L. 4 AGOSTO 2017, N. 124.]

5. Le associazioni tra professionisti possono indicare l’esercizio di attività proprie della professione forense fra quelle previste nel proprio oggetto sociale, oltre che in qualsiasi comunicazione a terzi, solo se tra gli associati vi è almeno un avvocato iscritto all’albo.

6. La violazione di quanto previsto al comma [4 e] 5 costituisce illecito disciplinare.

7. I redditi delle associazioni tra avvocati sono determinati secondo i criteri di cassa, come per i professionisti che esercitano la professione in modo individuale.

8. Gli avvocati e le associazioni di cui al presente articolo possono stipulare fra loro contratti di associazione in partecipazione ai sensi degli articoli 2549 e seguenti del codice civile.

9. L’associato è escluso se cancellato o sospeso dall’albo per un periodo non inferiore ad un anno con provvedimento disciplinare definitivo. Può essere escluso per effetto di quanto previsto dall’articolo 2286 del codice civile.

10. Le associazioni che hanno ad oggetto esclusivamente lo svolgimento di attività professionale non sono assoggettate alle procedure fallimentari e concorsuali.


Giurisprudenza correlata

Le associazioni professionali non possono essere partecipate da enti ma solo da avvocati persone fisiche
Ancorché perfettamente lecite sotto aspetto diverso da quello dell’iscrizione nella Sezione Speciale dell’Albo, le associazioni professionali previste dall’art. 4 Legge n. 247/2012 possono essere partecipate esclusivamente da Avvocati persone fisiche e non pure da enti collettivi, ancorché costituiti tra avvocati (CNF n. 100/2022).
Pertanto, una STA – anche se costituita nelle forme della S.r.l. uninominale – non può partecipare ad una associazione professionale tra avvocati (CNF parere n. 14/2024).

Le associazioni professionali non possono essere partecipate da praticanti avvocati, ancorché abilitati al patrocinio (CNF parere n. 60/2014)

L’avvocato stabilito può costituire una associazione professionale con un avvocato iscritto all’albo ordinario (CNF parere n. 32/2017).

Note:

  1. Professione di avvocato ↩︎
  2. Autonomia dell’avvocato ↩︎
  3. Libertà dell’avvocato ↩︎
  4. Indipendenza dell’avvocato ↩︎
  5. D.M. n. 23/2016 ↩︎
  6. Cfr. art. 70 co. 3 cdf. In arg. v. pure questo articolo. ↩︎

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