In questa puntata si racconta la sentenza CNF n. 64/2024, che si è occupata del ricorso presentato da un avvocato per l’iscrizione anticipata al registro dei praticanti avvocati. Il CNF ha respinto la domanda, ritenendo che il ricorrente non possedesse il requisito della condotta irreprensibile a causa di una condanna penale per favoreggiamento personale e di un carico pendente per reati gravi. La sentenza affronta le questioni procedurali relative alla comunicazione dei motivi ostativi all’iscrizione e al diritto di difesa del ricorrente. Inoltre, il CNF analizza la valutazione complessiva della condotta irreprensibile alla luce dei precedenti penali e delle diverse funzioni svolte dai professionisti legali rispetto ad altre categorie.

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