La sentenza n. 23/2024 del Consiglio Nazionale Forense decide il ricorso presentato da due avvocati contro una decisione del Consiglio di Distrettuale di Disciplina (CDD) di Bologna, che aveva inflitto agli avvocati sanzioni disciplinari per violazioni deontologiche legate alla loro collaborazione con una società di servizi legale, la quale forniva ai clienti un pacchetto di servizi che includeva anche l’assistenza legale. In particolare, il CDD ha ritenuto che gli avvocati avessero violato il codice deontologico forense in tre punti principali: l’accordo con la società] che limitava la loro libertà di fissare i compensi ai clienti, l’acquisizione di clientela tramite la società stessa, e la mancanza di competenza dimostrata nella gestione del caso. Il CNF ha confermato la decisione del CDD, rigettando il ricorso degli avvocati.