Sì, un avvocato condannato per violenza sessuale commette un illecito deontologico in quanto tale comportamento è incompatibile con i principi etici e deontologici della professione forense. La violenza sessuale è un reato che contrasta con i doveri di probità, dignità, decoro, lealtà e correttezza stabiliti dal Codice Deontologico Forense.

Inoltre, la Corte di Cassazione, nelle Sezioni Unite, con la sentenza n. 19367 del 18 luglio 2019, ha affermato che la sanzione disciplinare della radiazione dall’albo per l’avvocato condannato in via definitiva per un reato di violenza sessuale appare adeguata, in funzione della responsabilità sociale dell’ufficio forense.

Pertanto, la condotta dell’avvocato che viene condannato per violenza sessuale può portare a sanzioni disciplinari severe, includendo la sospensione o la radiazione dall’ordine professionale.


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