Le associazioni forensi maggiormente rappresentative sono quelle che, in base al Regolamento del Consiglio Nazionale Forense n. 4/2014, dimostrano di avere i seguenti requisiti:
1. Essere costituite da almeno cinque anni dalla richiesta di inserimento nell’elenco di cui all’art. 2 del Regolamento;
2. Essere apartitiche e apolitiche, promuovendo la conoscenza, la diffusione, la concreta realizzazione e la tutela dei valori fondamentali del diritto e del giusto ed equo processo, nonché iniziative volte ad ottenere un miglioramento del funzionamento e dell’organizzazione della giustizia in conformità alle norme costituzionali e sovranazionali;
3. Avere un ordinamento interno a base democratica;
4. Avere un numero totale di iscritti non inferiore a duemilacinquecento, con il Presidente o comunque colui il quale ne abbia la rappresentanza che sia un avvocato e che il numero degli iscritti avvocati sia comunque pari o corrispondente almeno ai due terzi del numero totale;
5. Avere una sede nazionale e essere presenti con sedi operative in almeno i due terzi dei distretti di corte d’appello, coordinate da un organismo nazionale che operi in maniera permanente e sistematica tale da assicurarne la rappresentanza e la unitarietà di indirizzo;
6. Non avere scopo di lucro, ferma restando la possibilità di richiedere agli iscritti un contributo associativo minimo per l’attuazione degli scopi statutari. Le associazioni forensi maggiormente rappresentative sono iscritte nell’elenco di cui all’art. 2 del Regolamento del CNF n. 4/2014 e godono di particolari diritti e prerogative, come ad esempio la partecipazione alla definizione dei programmi di formazione professionale e la possibilità di stipulare convenzioni per l’organizzazione di corsi di specializzazione.