Sì, secondo la giurisprudenza del Consiglio Nazionale Forense, l’uso di espressioni denigratorie o offensive nei confronti di un collega costituisce un illecito disciplinare, in quanto viola i principi di correttezza, colleganza e decoro professionale. Il codice deontologico forense impone agli avvocati di mantenere un comportamento dignitoso e rispettoso nei confronti dei colleghi, anche quando ci siano divergenze legate all’attività professionale.
Ad esempio, in una sentenza del CNF, è stato affermato che l’avvocato non deve utilizzare espressioni sconvenienti o offensive, che ledano la dignità o la reputazione del collega di controparte (cfr. CNF, sentenza n. 233 del 23 dicembre 2017).
Di conseguenza, l’affermazione che la difesa di un avvocato sia stata “maldestra” potrebbe configurare un illecito disciplinare se considerata denigratoria o offensiva nel contesto in cui è stata pronunciata. Tuttavia, la valutazione specifica dipenderà dalle circostanze del caso concreto.