No, secondo la sentenza del Consiglio Nazionale Forense del 5 giugno 2014, n. 77, non può sussistere conflitto di interessi rilevante ai sensi dell’art. 24 del Codice Deontologico Forense se il conflitto riguarda un soggetto diverso dalla parte assistita o dal cliente dell’avvocato. Tuttavia, è importante che l’avvocato eviti di porre in essere situazioni di conflitto anche solo potenziale nei confronti della parte da lui assistita o che possano ingenerare nei terzi il sospetto di un comportamento non improntato ai canoni di una assoluta correttezza.


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