Sì, fare una causa manifestamente infondata può avere rilevanza deontologica e costituire un illecito disciplinare per l’avvocato. Infatti, il Codice Deontologico Forense prevede che l’avvocato debba agire con diligenza, correttezza e professionalità, evitando di proporre azioni giudiziarie che siano manifestamente infondate o temerarie. In caso contrario, l’avvocato potrebbe essere sanzionato disciplinarmente dal Consiglio Distrettuale di Disciplina o dal Consiglio Nazionale Forense. In questi termini, Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Picchioni, rel. Marullo di Condojanni), sentenza del 12 luglio 2016, n. 184.