Sì, secondo la sentenza del Consiglio Nazionale Forense n. 74 del 17 settembre 2019, l’eventuale rilevanza mediatica dell’illecito rende deontologicamente più grave il fatto stesso, giacché comporta una ancor maggior lesione dell’immagine dell’avvocatura e conseguentemente giustifica un aggravio della sanzione disciplinare. Tuttavia, è importante sottolineare che ogni caso è valutato singolarmente e la decisione finale spetta al Consiglio distrettuale di disciplina o al Consiglio nazionale forense.