Sì, il Consiglio dell’Ordine presso cui l’avvocato è iscritto è legittimato ad impugnare davanti al Consiglio Nazionale Forense il provvedimento di applicazione del richiamo verbale, anche quando emesso nella fase preliminare del procedimento disciplinare, attesa la sua funzione di vigilanza sulla condotta degli iscritti e di salvaguardia dell’osservanza e dell’effettività delle norme deontologiche ad esso affidata dalla legge professionale. Tuttavia, è importante precisare che il richiamo verbale, sebbene non abbia carattere di sanzione disciplinare, presuppone comunque l’accertamento di un illecito deontologico e costituisce un provvedimento afflittivo, pertanto se ne deve ammettere l’impugnabilità dinanzi al Consiglio Nazionale Forense da parte dei soggetti legittimati, se pronunciato all’esito della fase decisoria. Fonte: Corte di Cassazione, Sez. U, n. 22426/2022, Giusti, Rv. 665194-01.


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