No, la Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU) sul “diritto ad un processo equo” non si applica al procedimento disciplinare avanti al Consiglio Distrettuale di Disciplina (CDD) degli avvocati italiani. Il CDD ha natura amministrativa giustiziale e non giurisdizionale, e il procedimento disciplinare ha una struttura che non ricalca quella del processo penale. Pertanto, le norme della CEDU sul “diritto ad un processo equo” non trovano applicazione in questo contesto. Tuttavia, ciò non esclude che il procedimento disciplinare debba comunque garantire il rispetto dei principi di legalità, imparzialità, contraddittorio e difesa, che sono fondamentali per un processo equo. Inoltre, il procedimento disciplinare deve essere svolto nel rispetto dei principi di proporzionalità e ragionevolezza, e deve garantire il diritto di difesa dell’avvocato imputato. In questi termini, Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Picchioni, rel. Baffa), sentenza n. 38 del 6 maggio 2019.


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