No, la malattia dell’incolpato non scrimina l’illecito. Infatti, per l’illecito deontologico è sufficiente la volontarietà dell’azione, indipendentemente dalle condizioni di salute dell’incolpato. Tuttavia, le condizioni di salute dell’incolpato possono essere prese in considerazione per attenuare la sanzione disciplinare. Questo è quanto affermato dalla giurisprudenza del Consiglio Nazionale Forense, ad esempio nella sentenza n. 269 del 30 dicembre 2022.


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