Sì, l’emissione di un assegno scoperto o senza provvista è considerato un illecito deontologico per gli avvocati, in quanto viola i doveri di probità, dignità e decoro previsti dall’articolo 9 del Codice Deontologico Forense. Inoltre, l’inadempimento derivante dall’emissione di assegni privi di copertura, pur avendo i caratteri di un illecito comune, è da ricondurre nell’alveo disciplinare, in quanto compromette il rapporto di fiducia con il difensore e quindi il rispetto dei doveri professionali. In questi termini, Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Vermiglio, rel. Pisano), sentenza del 27 maggio 2013, n. 82.