Sì, è possibile modificare la qualificazione giuridica dell’incolpazione nel corso del procedimento disciplinare degli avvocati italiani davanti ai Consigli distrettuali di disciplina (CDD) e al Consiglio nazionale forense (CNF). Tuttavia, la modifica della qualificazione giuridica dell’incolpazione non deve determinare alcuna lesione del diritto di difesa dell’incolpato, a condizione che siano rimasti immutati gli elementi essenziali della materialità del fatto addebitato. Inoltre, la contestazione deve essere specifica e precisa, in modo che l’incolpato possa svolgere le proprie difese. La nullità del procedimento disciplinare per difetto di specificità della contestazione sussiste solo nella sola ipotesi in cui vi sia incertezza sui fatti contestati, con la conseguente impossibilità per l’incolpato di svolgere le proprie difese.


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