Sì, definire la controparte “spudorata” potrebbe costituire un illecito deontologico in quanto viola il principio di rispetto e decoro professionale previsto dal Codice Deontologico Forense (Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 30 settembre 2013, n. 161). Gli avvocati sono tenuti a mantenere un comportamento professionale e rispettoso nei confronti degli altri avvocati, dei clienti e delle parti coinvolte in una causa. Pertanto, è importante evitare di utilizzare termini offensivi o denigratori nei confronti della controparte o di qualsiasi altra persona coinvolta nella causa. In generale, è sempre meglio mantenere un tono professionale e rispettoso durante le discussioni legali.


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