Gli obblighi a carico dell’avvocato subentrante nella difesa sono regolati dall’articolo 45 del Codice Deontologico Forense (CDF). In particolare, l’avvocato che subentra deve:
- Rendere nota la propria nomina al collega sostituito in tempi ragionevolmente congrui rispetto all’assunzione dell’incarico, al fine di fornire al precedente difensore la consapevolezza della nuova nomina e della conseguente cessazione del rapporto professionale (Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 27 del 26 febbraio 2024; sentenza n. 22 del 11 marzo 2015; sentenza n. 79 del 1° giugno 2022).
- Adoperarsi affinché siano soddisfatte le legittime richieste del collega sostituito per le prestazioni svolte, nel rispetto dei doveri di lealtà e correttezza (Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 27 del 26 febbraio 2024).
- Fornire al nuovo difensore tutti gli elementi utili per facilitare la prosecuzione della difesa, garantendo così la continuità e l’efficacia dell’assistenza legale all’assistito (Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 27 del 26 febbraio 2024).
- In caso di assistenza stragiudiziale, l’avvocato subentrante ha l’obbligo di rendere nota la propria nomina al collega sostituito con sollecitudine, anche per le vie brevi (Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 23 dicembre 2017, n. 232).
- Anche in presenza di rapporti conflittuali tra il cliente e il collega sostituito, l’avvocato subentrante ha l’obbligo di avvertire il collega sostituito e di adoprarsi affinché il cliente soddisfi le richieste economiche del collega sostituito, con l’onere della prova dell’assolvimento di tali obblighi a carico del professionista subentrante (Consiglio Nazionale Forense, sentenza del 10 aprile 2013, n. 55).
- Se l’avvocato incarica direttamente un altro collega di esercitare le funzioni di rappresentanza o assistenza, deve provvedere a compensarlo, qualora il cliente non adempia (Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 244 del 31 dicembre 2018).
Il mancato rispetto di questi obblighi può comportare sanzioni disciplinari nei confronti dell’avvocato subentrante.