Il conflitto di interessi è un tema centrale nella deontologia forense e la giurisprudenza ha affrontato numerosi casi in cui è stato necessario valutare la presenza di un conflitto di interessi e le conseguenze per l’avvocato coinvolto. Di seguito, alcuni esempi significativi di giurisprudenza in materia:

  1. Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 174 del 19 dicembre 2019:
    • Fatti: Un avvocato aveva una controversia personale con il proprio cliente durante il corso del rapporto professionale.
    • Principio: L’avvocato deve conservare la propria indipendenza e difendere la propria libertà da pressioni o condizionamenti di ogni genere, anche correlati a interessi riguardanti la propria sfera personale. In presenza di un conflitto di interessi, l’avvocato deve astenersi dal rappresentare il cliente.
  2. Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 80 del 5 giugno 2014:
    • Fatti: Un avvocato rappresentava contemporaneamente una società e il suo legale rappresentante, nonostante vi fosse un conflitto di interessi tra le due parti.
    • Principio: L’avvocato deve astenersi dal rappresentare più parti con interessi contrapposti, a meno che non vi sia il consenso informato di tutte le parti coinvolte. In caso di conflitto di interessi, l’avvocato deve scegliere di rappresentare solo una delle parti o rinunciare a entrambe.
  3. Cassazione Civile, Sezioni Unite, sentenza n. 11650 del 14 maggio 2013:
    • Fatti: Un avvocato aveva rappresentato un cliente in una causa contro un ex cliente, con il quale aveva avuto un rapporto professionale in passato.
    • Principio: L’avvocato deve astenersi dal rappresentare un nuovo cliente in una causa contro un ex cliente se le informazioni acquisite durante il precedente rapporto professionale possono essere utilizzate a svantaggio dell’ex cliente. Questo principio è volto a tutelare la riservatezza e la fiducia nel rapporto avvocato-cliente.
  4. Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 55 del 21 aprile 2016:
    • Fatti: Un avvocato aveva accettato di rappresentare un cliente in una causa contro un altro cliente dello stesso studio legale.
    • Principio: L’avvocato deve evitare situazioni di conflitto di interessi all’interno dello stesso studio legale. Anche se i clienti sono rappresentati da avvocati diversi all’interno dello studio, il conflitto di interessi può comunque sussistere se vi è una condivisione di informazioni o risorse.

Questi esempi dimostrano come la giurisprudenza italiana abbia affrontato il tema del conflitto di interessi, sottolineando l’importanza dell’indipendenza e dell’imparzialità dell’avvocato nel rappresentare i propri clienti. Le decisioni del Consiglio Nazionale Forense e della Corte di Cassazione forniscono linee guida chiare su come gli avvocati devono comportarsi per evitare situazioni di conflitto di interessi e mantenere l’integrità della professione.

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