Se un avvocato, originariamente iscritto come avvocato stabilito, è successivamente diventato avvocato regolarmente iscritto all’albo degli avvocati ordinari, ha diritto di utilizzare e vedersi riconosciuto il titolo di “avvocato” e non di “Abogado”. L’utilizzo del termine “Abogado” da parte di un collega, se fatto con intento denigratorio, potrebbe configurare una violazione deontologica. Il Codice Deontologico Forense (CDF) stabilisce l’obbligo per l’avvocato di mantenere un comportamento ispirato a correttezza e lealtà verso i colleghi.

Un eventuale esposto potrebbe avere come oggetto la violazione dei doveri di correttezza e rispetto tra colleghi, qualora si dimostri che l’intenzione era effettivamente denigratoria. Il Consiglio Distrettuale di Disciplina (CDD) è competente a trattare esposti per presunte infrazioni al Codice Deontologico Forense.

Qualora si intenda presentare un esposto, è consigliabile raccogliere prove a supporto delle dichiarazioni denigratorie, come documentazione scritta o testimonianze, da presentare al CDD competente per territorio.

È sempre prudente tentare una risoluzione bonaria del conflitto prima di ricorrere a procedimenti disciplinari. Tuttavia, se ciò non fosse possibile e si ritiene che vi sia una lesione della dignità professionale, l’esposto può essere il passo successivo.


👉 Archivio NL

✔️ Privacy policy